Oggi, fare “Impresa” riveste una gestione complessa ed elaborata, insieme a una conoscenza di tecniche e strumenti necessari per la pianificazione e il controllo dell’andamento aziendale e tutto al fine unico di  coadiuvare  l’imprenditore a fissare gli obiettivi e a raggiungerli. L’imprenditore odierno è il risultato del nostro attuale sistema economico, il quale ha negativamente generato un errato pensiero:  che svolgere un lavoro e creare un’azienda, sia soltanto legato a un problema economico.

Io oggi, Imprenditore

Nella maggior parte dei casi, si tratta di giovani che intendono inserirsi nel tessuto economico del nostro Paese e iniziare un’attività imprenditoriale, magari provenienti da un precedente rapporto di lavoro dipendente o oggetto di prosecuzione dell’attività familiare o altresì giovani laureati; la loro collocazione e\o ricollocazione imprenditoriale, ha molte difficoltà, almeno per la gran parte di essi, in quanto la mancanza di una prima informazione aziendale di base, genera da subito una forma di autolesionismo tale, che da subito rende il loro avvio oggetto di enormi problematiche  operative, economiche e finanziarie.

Fare impresa oggi, nel nostro Paese, ha un significato così ampio che difficilmente, e ancora oggi chi scrive, non   è riuscito a colmare,  a causa di innumerevoli e continue modifiche e integrazioni al nostro sistema fiscale, previdenziale, assicurativo e amministrativo, creando di conseguenza nelle aziende, una forma di “instabilità” tale che nulla ha di positivo e\o propositivo.

 L’approccio con il professionista e l’imprenditore e\o del neo imprenditore, ha una rilevanza enorme, in quanto crea le basi per una sicura e garante gestione aziendale; è il professionista colui che si deve porre a guisa dei precisi bisogni dell’imprenditore e di tutte le obbligatorietà di legge, fornendo assistenza professionale, accurata e precisa su ogni tipologia d’intervento.

L’accuratezza delle scelte e delle strategie che l’imprenditore intende realizzare, devono avere validi presupposti garantiti da una fattibilità certa e non presunta, così come le modalità di esecuzione e di sviluppo del piano aziendale e l’individuazione del mercato più idoneo.

La corretta e ben strutturata gestione amministrativa dell’azienda, è il passo primario e obbligatorio per un perfetto sistema di controllo interno, esso rappresenta per ogni azienda, il punto focale di un sicuro sviluppo tecnico-gestionale-amministrativo-economico e finanziario.

La buona conoscenza dei servizi e funzionalità a livello informatico, rendono altresì l’imprenditore in perfetta linea con le attuali discipline operative aziendali, favorendo l’immediata certezza delle informazioni ricevute e inviate.

La visibilità aziendale, vista come una forma di comunicazione e di presenza stabile, il tramite canali telematici, radiofonici e social, garantisce all’azienda una sicura forma di ingresso nel mondo del mercato economico del settore di appartenenza; essa deve rispondere a precisi schemi che rappresentano l’interezza dell’azienda nel suo complesso, senza esclusione alcuna, creando automaticamente una sorta di fidelizzazione primaria con gli eventuali clienti.

L’accurata scelta dell’imprenditore a riguardo il personale dipendente: è questo un punto importante per ogni azienda, di qualsiasi forma e dimensione, in quanto riveste una specifica particolare, legata a determinate operatività aziendali e al loro funzionamento, quali:

    • tipologia delle qualifiche del personale da impiegare;
    • tempo di occupazione
    • determinazione del costo netto/lordo
    • calcolo dell’incidenza della manodopera sui beni e servizi resi

Si desume che, l’acquisizione di personale dipendente nell’azienda, è frutto chiaramente di un avanzamento della produttività dovuto a preventive e sicure stime, frutto di un elaborato concetto  di pianificazione e controllo dell’andamento aziendale e non su” intuito imprenditoriale”.

Queste poche righe, servono a capire meglio il presente e il futuro dell’Azienda, in quanto chi scrive, paragona l’Azienda a una nave, il cui controllo di gestione equivale a tracciare la rotta durante la navigazione, a verificare se la rotta è rispettata e di avere la possibilità di  modificarla a seconda le condizioni meteo o quelle del mare.

In passato, le aziende piccole-medio-grandi, decidevano soprattutto basandoci sull’intuito imprenditoriale e utilizzando pochi dati e informazioni, In quanto i mercati permettevano prezzi dei prodotti e servizi con un buon margine di utile, garantendo interamente coperti i risultati delle decisioni prese senza un sufficiente esame preliminare della situazione.

Oggi, la gestione aziendale è divenuta più complessa, in quanto sui mercati vige sempre più competizione, riducendo i margini , gli utili e l’intera efficienza aziendale.

Le aziende italiane, non hanno mai considerato strategico, l’aiuto del “Controllo di Gestione” in supporto alle decisioni, e, nonostante che l’economia e i mercati siamo cambiati, continuano a gestire il loro business e a utilizzare l’analisi di bilancio e il budget/controllo dei conti della contabilità generale.

Sono sempre più sicuro, che “fare Impresa” da domani sarà  molto più facile, in quanto ho fiducia dei nuovi giovani imprenditori e della loro grande  determinazione.


A cura dello Studio Fatello Tax & Business Consulting

 

Roma li 25.10.2019                                                         Rag. Ezio Fatello